sabato 23 aprile 2011

Intorno ad Artemisia...

Numerosi i siti che presentano il libro La passione di Artemisia, la storia di questa pittrice, le sue opere.

Per chi volesse approfondire, consiglio di collegarsi a questi link:







Buone letture e scoperte!

Qualche spunto per discutere...

Ambientato negli scenari della Firenze, Roma, Napoli seicentesche, popolato da personaggi storici come Cosimo de' Medici e Galileo, il libro racconta la storia di Artemisia Gentileschi, prima grande pittrice celebrata e riconosciuta nella storia dell'arte, donne che, in un mondo ostile alle donne, riuscì ad imporre strenuamente la sua arte e a difendere la sua visione dell'amore e della vita.



Il romanzo appartiene al genere del romanzo storico, iniziato in Italia nella prima metà del '900, grazie all'opera di Anna Banti, che nel 1947 pubblica un romanzo proprio su Artemisia. Dopo la Banti, il romazo storico al femminile diventerà un genere molto diffuso e numerose saranno, fino ai nostri giorni, le ricostruzioni su Artemisia. La ricostruzione di Susan Vreeland, scrittrice neworkese vivente, si distingue per la scorrevolezza dello stile e delle immagini.



Per avviare la discussione propongo di riflettere su questi temi:


  • Modalità, conseguenze e significati del processo di stupro a cui la Gentileschi si sottopose per aver accusato un frequentatore della bottega d'arte del padre di averla violentata.

  • Il rapporto di Artemisia con il padre.

  • La passione per l'arte.

  • La sua coscienza di donna, le prove, le solitudini, i viaggi, i desideri, la forza d'animo.

  • L'accesso all'Accademia.

  • Il rapporto con il marito Pietro, la sua incapacità di accettare il successo della moglie.

  • Il rapporto con la figlia Palmira: relazione al femminile, madre/figlia che attraversa tutto il romanzo, chiave di lettura interessante attraverso cui leggerlo.

  • Il modo del romanzo: gli altri uomini e le altre donne.

    Invito tutti a esprimersi sul romanzo, di seguito a questo post. Chiedo a Marco di inserire qui di seguito i suoi due simpatici commenti :-)



Artemisia, una donna appassionata...

Dalla seconda di copertina...

"Quattordici maggio 1612". Nella sala di Tor di Nona, il tribunale papale, il notaio, un ometto avvolto di rosso porpora scuro, borbotta scrivendo con la sua penna d'oca. Due mesi, e per la prima volta non ha dipinta sulla faccia un'espressione annoiata, poiché oggi è l'atteso giorno del giudizio. Tra poco, l'Illustrissimo Signore Hieronimo Felicio, luogotenente di Roma e inquisitore di Sua Santità, farà il suo ingresso nella sala, si sistemerà sul suo alto scranno, si accomoderà la veste scarlatta in modo da sembrare più imponente e interrogherà la donna, la giovane artista per la quale mezza Roma è accorsa nelle sinistre aule dell'Inquisizione, mentre l'"assistente di tortura" le stringerà le ruvide corde della sibilla attorno alle dita.
Tra poco si saprà se corrispondono al vero le parole della denunzia che il padre della giovane ha sporto presso il papa Paolo V, parole che sono risuonate a lungo in ogni angolo della Città eterna e rimbombano ora nella mente di ognuno nell'umida e scura sala di Tor di Nona: "Agostino Tassi ha deflorato mia figlia Artemisia e l'ha forzata a ripetuti atti carnali, dannosi anche per me, Orazio Gentileschi, pittore e cittadino di Roma, povero querelante, tanto che non ho potuto ricavare il giusto guadagno dal suo talento di pittrice".
Appoggiato sul gomito, la barba e i capelli neri folti, in viso il colore e la durezza di una scultura di bronzo, l'accusato, amico fraterno fino a qualche tempo fa di Orazio Gentileschi, siede di fronte alla sua vittima e non cessa per un istante di fissarla con aria sprezzante… Ambientato negli splendidi scenari della Firenze, Roma e Napoli seicentesche, popolato di personaggi storici come Cosimo de' Medici e Galileo, e arricchito di preziose descrizioni dell'ambiente artistico del XVII secolo, La passione di Artemisia narra della straordinaria avventura della prima grande pittrice celebrata e riconosciuta nella storia dell'arte: Artemisia Gentileschi, la donna che, in un mondo ostile alle donne, riuscì a imporre la sua arte e a difendere strenuamente la sua visione dell'amore e della vita.
Dramma dell'amore, della passione e dell'odio irrefrenabile, l'opera non è soltanto il romanzo di una donna che infranse tutte le regole del tempo per affermare la propria libertà, ma anche un'esplorazione, meravigliosamente scritta, del XVII secolo e del potere dell'arte.

Riprendiamo a discutere...

Cari ragazzi,
mentre immagino stiate assaporando le vacanze di Pasqua, vi raggiungo per invitarvi a discutere e a dire la vostra sul libro che ci siamo impegnati, da circa un mese, a leggere:


La passione di Artemisia di Susan Vreeland, Edizione Neri Pozza.

Ricordo per tutti alcune note tecniche, perchè da quest'estate di tempo ne è passato...

Ciascuno è invitato a intervenire nel blog, di seguito al prossimo post di presentazione del libro, con un suo commento sul libro stesso o su di un aspetto che l'ha particolarmente colpito. Gli stimoli alla discussione che vi propongo sono solo spunti, ciscuno è libero di muoversi come più gli piace e secondo quello che il libro gli ha suggerito. E' importante, però, leggere i post dei compagni e seguire, il più possibile, il filo della discussione, come se essa avvenisse in presenza, oltrechè esprimersi in totale libertà.
Vogliamo provare, anzi riprovare? Sono sicura che, come quest'estate, i vostri commenti e le vostre riflessioni supereranno ogni previsione in quanto a ricchezza, profondità, significatività...!

Vi aspetto numerosi!


Buona Pasqua a tutti


Elisa Carrà